La Bioarchitettura

Per architettura bioecologica (bios = vita, ed oîkos = casa, abitazione) non si deve intendere una concezione dell'architettura la cui filosofia si riduce alla sola proposta romantica, quanto limitativa, di recuperare tecniche e materiali appartenenti ad un passato più o meno lontano, ed all'impiego dei pannelli solari. Non si tratta di un'operazione “nostalgia”, né di un'operazione di facciata legata ad alcuni espedienti superficiali che potrebbero essere applicati secondo un ipotetico decalogo “fai da te” senza una base di conoscenze scientifiche al riguardo. E’ qualche cosa di molto più importante, di molto più complesso e coinvolgente, capace di incidere in maniera decisiva nella nostra vita ed in quella dell'intero ambiente.

L’architettura bioecologica è un nuovo modo di concepire l'attività del costruire e di trasformazione del territorio, un nuovo modo di operare nell'ambiente del quale facciamo parte. Recuperare sì tecniche, principi sani e materiali naturali utilizzati anche nel passato, in quanto elementi ecologici in armonia con l'ambiente nonché riproducibili e riciclabili, ma coniugando il tutto con l'elemento energia naturale quale fattore determinante, la forma e l'ubicazione dell'edificio, assieme alle nuove tecnologie in grado di utilizzare al meglio le risorse energetiche naturali.

C'è in sostanza un approccio nuovo nel concepire la progettazione urbanistica ed architettonica, mettendo in gioco gli elementi naturali, le energie presenti sopra e sotto il suolo, la morfologia, le geopatologie legate alla localizzazione, lo sfruttamento “passivo” dell’energia solare (attraverso la forma compositiva l’edificio diventa un collettore solare), per arrivare allo sfruttamento “attivo” di tali energie presenti in maniera illimitata in natura (pannelli solari, pannelli fotovoltaici, sistema eolico, ecc.). Solo tenendo conto di questi accorgimenti si è oggi in grado di concepire edifici in grado di ridurre il fabbisogno energetico dell'80% rispetto ad interventi di architettura convenzionale, facendo quindi a meno dell'energia fossile (petrolio) presente in quantità limitata e causa di gravi forme di inquinamento nonché di gravissime patologie per tutti gli esseri viventi.

Il problema è che l'industria edilizia è di grande impatto ambientale; non tutti sanno che il 90% dei prodotti utilizzati nell'edilizia convenzionale provengono dall'industria chimica pesante, sono cioè prodotti petroliferi cancerogeni. Tutto questo porta ad avere ambienti confinati nei quali viviamo con continuità (abitazioni, scuole, uffici, luoghi di lavoro) dove il livello d'inquinamento risulta tre volte più alto di quello dell'ambiente esterno.

L'architettura bioecologica è un'architettura "sostenibile", quindi il modo più giusto di concepire l'architettura del futuro, per avere un mondo migliore, per la nostra vita, per quella dei nostri figli e delle generazioni future che dovranno abitare la Terra.